Morbillo, boom di casi: si torna a parlare dell’importanza dei vaccini

Il bilancio dei primi otto mesi del 2024 ha evidenziato un notevole aumento di casi di morbillo. I numeri parlano chiaro: 864 casi, dei quali 727 non vaccinati, mentre lo scorso anno nel medesimo lasso temporale ammontavano a 43.

Morbillo
I più colpiti i bambini sotto i cinque anni, molti anche sotto l’anno di vita – teatrovalleoccupato.it

L’incremento, segnalato dall’Istituto superiore della sanità, dipenderebbe dal calo delle vaccinazioni e riguarderebbe soprattutto bambini, mentre nel caso di eventuale contagio di adulti le conseguenze potrebbero essere anche molto serie.

Tra i virus più contagiosi

Gli esperti si sono detti preoccupati per la situazione anche in considerazione del fatto che il morbillo sarebbe uno dei virus più contagiosi, anche più della Sars Cov2. E le regioni coinvolte sono 17: Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Liguria e Abruzzo. Nell’ultimo caso si sarebbe registrata l’incidenza più elevata.

Quel che preoccupa gli addetti ai lavori è che il virus sta colpendo una fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni, ma ci sarebbero molti ultra30enni che non avrebbero né contratto il virus, né si sarebbero sottoposti a vaccino. Quest’ultimo fino al 2017 non era obbligatorio.

Quali sono le fasce d’età più a rischio

A spaventare è l’eventualità che il virus colpisca ultra60enni con altre patologie, in questo caso il rischio di complicazioni più gravi è reale. Allo stato attuale gli esperti hanno individuato fasce di età più sensibili e si tratterebbe dei bambini entro i 5 anni d’età, degli adulti con più di 20 anni, di persone con deficit immunitari, di donne in gravidanza e di anziani.

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Dei casi registrati da inizio anno, molti non sono risultati vaccinati – teatrovalleoccupato.it

Le complicazioni del virus possono essere anche molto serie

Il quadro presentato ad oggi della situazione ha fatto rilevare che i più colpiti sono i bambini al di sotto dei 5 anni di vita, 41 con meno di un anno che, evidentemente, non possono essere sottoposti a vaccino; tra i casi segnalati oltre la metà sono adolescenti e giovani adulti, ma ci sono anche 68 operatori sanitari, 50 dei quali non vaccinati. I timori sono legati alle conseguenze provocate da questo virus. Si sono, infatti, registrate complicazioni anche più serie causate dal morbillo e si tratta di epatite e polmonite, ma anche di un caso di encefalite.

La preoccupazione del Governo

Anche il Governo ha manifestato attenzione al problema e, in particolare, è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che nel corso del Question time alla Camera, nell’evidenziare i dati ha anche posto l’accento sull’importanza di rafforzare la comunicazione anche attraverso campagne informative e azioni utili a consolidare o ricreare, ove necessario, la fiducia tra cittadini e istituzioni sanitarie.

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