La Fondazione Mike Bongiorno, presieduta dal figlio Nicolò, continua a promuovere i valori di umanità e professionalità che Mike ha incarnato durante tutta la sua vita.
La mostra al Palazzo Reale di Milano celebra la sua vita e carriera con filmati, fotografie, gadget e la ricostruzione del suo ambiente di lavoro.
Milano celebra Mike Bongiorno a 100 anni dalla nascita con una mostra interattiva al Palazzo Reale. Oltre ai documenti, foto e video, la mostra include una riproduzione di un bar degli anni ’50, un’epoca in cui la televisione non era ancora diffusa nelle case e le persone si radunavano nei locali pubblici per guardare i programmi, specialmente quelli di Mike.
La mostra esplora sia l’uomo che il personaggio televisivo. Racconta il suo arrivo a Torino nel 1929, il suo impegno come partigiano durante la Seconda Guerra Mondiale e la sua cattura da parte della Gestapo. Dopo la guerra, Bongiorno fu chiamato in Rai da Vittorio Veltroni, che lo scoprì negli Stati Uniti dove era diventato una voce amata della radio americana.
Mike Bongiorno ha condotto 11 edizioni del Festival di Sanremo e molti altri programmi di successo, tra cui La ruota della fortuna, recentemente tornato in tv con la conduzione di Gerry Scotti, e Lascia o raddoppia?
Nato a New York da madre torinese e padre italo-americano, Mike si trasferì in Italia con la famiglia nel 1929 a causa del crollo della Borsa di New York. Durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipò alla Resistenza italiana e fu catturato dalla Gestapo, trascorrendo diversi mesi nel carcere di San Vittore. Dopo la guerra, Mike tornò negli Stati Uniti dove divenne una delle voci più amate della radio americana. Questo periodo fu cruciale per la sua formazione professionale.
Vittorio Veltroni, primo direttore del TG1, lo scoprì negli Stati Uniti e lo invitò a lavorare in Rai. Qui iniziò con il programma “Arrivi e partenze” e poi passò ai quiz televisivi, diventando una figura centrale della televisione italiana. Mike è stato un pioniere della televisione italiana, noto per il suo stile garbato e professionale che lo ha reso un ospite desiderato nelle case degli italiani. La sua carriera iniziò negli anni ’50 con il programma “Lascia o raddoppia?” e continuò con successi come “Rischiatutto” negli anni ’70. Bongiorno è stato anche un innovatore nel campo della pubblicità e dell’intrattenimento, famoso per le sue gaffe e le sue frasi iconiche come “Allegria!”.
Mike Bongiorno ha condotto 11 edizioni del Festival di Sanremo, un record superato solo da Pippo Baudo, che al suo funerale, disse: “Caro Mike, noi siamo i coristi, tu sei stato il solista”. Durante la sua carriera, Mike ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui diversi Telegatti, che sono considerati gli Oscar della televisione italiana.
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