Il ‘Pandoro Gate’ che ha travolto la nota influencer Chiara Ferragni sembra ormai diretto verso la richiesta di rinvio a giudizio.
L’accusa contestata è di truffa aggravata per lei e per altre persone ritenute coinvolte in presunti casi di pubblicità ingannevole per la vendita di prodotti a prezzi maggiorati mascherati da iniziative benefiche.
La Procura ha chiuso le indagini
La Procura di Milano ha chiuso le indagini, svolte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza e coordinate dal sostituto procuratore Cristian Barilli e dal Sostituto procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Il passaggio successivo è la richiesta di rinvio a giudizio.
Il commento dei legali della nota influencer
Una notizia che ha raggiunto anche la diretta interessata che ha commentato tramite i suoi avvocati, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, i quali hanno dichiarato all’Ansa come la questione non abbia rilievo penale e che gli aspetti controversi sono già stata affrontati davanti all’Agcom. Le aspettative di risolvere la vicenda in modo positivo risiedono nell’incontro che i legali avranno con i pubblici ministeri che hanno seguito le attività investigative. Ma l’influecer sarebbe tranquilla, avendo la massima fiducia nell’operato della magistratura.
Le indagini colpevolizzano una comunicazione che avrebbe indotto in errore i consumatori
Eppure le indagini mettono all’indice una comunicazione che sarebbe stata diretta a indurre in errore i consumatori convinti di acquistare i prodotti per fini benefici. Iniziative relative al 2021 e 2022 relativa al Pandoro ‘Pink Christmas’ Balocco e delle uova di Pasqua-Dolci Preziosi.
La multa da un milione di euro
L’inchiesta sarebbe scattata dopo che alla Ferragni è stata comminata una multa da un milione di euro per la campagna promozionale di Natale 2022 nata dall’iniziativa “Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino”. L’iniziativa sembrava far intendere ai consumatori che una parte dei guadagni sarebbe stata devoluta al nosocomio torinese per sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing. In realtà Balocco avrebbe contribuito ancor prima del periodo delle festività natalizie, mentre la società di Ferragni no.
La reazione della Ferragni quando è scoppiato lo scandalo
In prima battuta l’influencer si era scusata sottolineando che magari qualcuno aveva frainteso la sua comunicazione e messo in dubbio la sua buona fede. A seguire, dopo un periodo di silenzio, era tornata a parlare annunciando l’intenzione di devolvere un milione di euro al Regina Margherita per le cure dei bambini e nel comunicarlo in un video aveva sottolineato di aver scelto questo mezzo per non incorrere nuovamente in errori di comunicazione.
Ma intenzioni vere o supposte, le indagini sono andate avanti e sono arrivate a conclusione e sembra verosimile che la Procura di Milano sia pronta a chiedere il rinvio a giudizio della Ferragni per truffa aggravata.