Sci e cambiamento climatico, la correlazione è sempre più evidente e crea allarme anche in vista del prossimo appuntamento, fissato per fine ottobre, con la Coppa del mondo.
L’appuntamento sportivo prende il via il prossimo 26 e 27 ottobre in Austria per terminare il 27 marzo negli Stati Uniti. Un evento importante sul quale Federazione internazionale di sci, Fis,, ma anche tutto l’indotto che vi ruota intorno hanno gli occhi puntati, anche in considerazione dell’andamento dello scorso anno, quando a causa del meteo avverso, sono state cancellate 26 gare e si sono registrati diversi infortuni che, non si può escludere, siano stati legati anche alle condizioni delle piste.
L’accordo tra Fis e agenzia meteorologica delle Nazioni Unite
Il timore che anche in questa stagione possano presentarsi analoghi problemi a causa dell’evidente cambiamento climatico. Ma proprio in virtù di questa situazione la Fis ha siglato un accordo con l’agenzia meteorologica delle Nazioni Unite per affrontare la situazione con più consapevolezza. In questo quadro si inserisce un incontro previsto per il 7 novembre prossimo quando associazioni sciistiche e organizzatori degli eventi si incontreranno per esaminare i cambiamenti climatici in corso e valutare quale siano le conseguenze sulle competizioni invernali.
Competenze scientifiche e pratiche al servizio delle attività sportive invernali
L’intesa, della durata iniziale di cinque anni, nasce per promuovere iniziative congiunte al fine di trovare un equilibrio per sport invernali e settore turistico, attraverso competenze scientifiche e pratiche. L’impegno è rivolto all’esame dei dati climatici, al monitoraggio della neve e anche all’adozione di misure di adattamento. Iniziative eco-sostenibili che potrebbero segnare un cambiamento di rilievo nel modo in cui vengono organizzati e praticati gli sport invernali.
Turismo invernale in crisi con danni per l’economia
D’altro canto il problema è estremamente rilevante, il riscaldamento globale sta facendo registrare conseguenze sulla stagione sciistica, con conseguenze non solo per le attività sportive, ma anche sul turismo invernale che continua a diminuire con significativo calo di presenze a causa delle avverse condizioni meteo. Le conseguenze sono disastrose sulle economiche delle località che vivono dei proventi delle attività sportive invernali e anche per questo è necessario adoperarsi per trovare una soluzione tale da far fronte alla situazione che colpisce diversi settori coinvolti. E l’accordo tra Fis e agenzia meteorologica delle Nazioni unite nasce proprio per affrontare le gravi conseguenze legate al cambiamento climatico, attraverso strategie di adattamento e mitigazione.