Smart working è un termine inglese che tradotto in italiano significa: lavoro agile. Il lavoratore offre la propria attività professionale, d’accordo con il datore di lavoro, da remoto. Seppure nella sua accezione più ampia ha il significato di concedere al dipendente la possibilità di gestire tempi e spazi di lavoro.
Questo format consente delle varianti sostanziali rispetto a quello che era il lavoro così come concepito fino a quale tempo fa, necessariamente in presenza. Ora è possibile prestare la propria opera con una flessibilità su orario e posto di lavoro, purchè ci sia un contratto che stabilisca le condizioni.
Nasce da accordi tra datore e dipendente
Ci sono elementi che caratterizzano lo smart working che dipendono dagli accordi presi tra azienda e dipendente, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato. Può trattarsi di un impegno quotidiano o da svolgere alcune volte la settimana; è stabilito che l’Inail intervenga in caso di infortuni; i dipendenti godono degli stessi incentivi fiscali; la retribuzione è al pari del lavoro prestato in ufficio.
I vantaggi
Nel tempo è stato accertato che ci sono diversi vantaggi nello scegliere questo tipo di prestazione professionale che consente un’autonomia di organizzazione per la gestione di tempo e attività da svolgere, senza che vi sia il costante controllo da parte del datore di lavoro che dimostra di avere fiducia nel suo dipendente. Importante, però, una comunicazione costante tra azienda e lavoratore attraverso le email, le chat, il telefono. La differenza sostanziale di questo tipo di prestazione consiste nel luogo in cui si svolge il lavoro che può essere: casa, biblioteca o qualsiasi luogo nel quale si hanno gli strumenti adatti a fornire le attività stabilire con il datore di lavoro.
La Capitale sempre più verso questo modello lavorativo
Roma sembra essere un esempio di questo format di lavoro, visto che in questi giorni sindacati e datori stanno definendo i termini di un accordo per promuovere lo smart working in vista del Giubileo e tutto per evitare il congestionamento del traffico.
Una misura per decongestionare il traffico
La volontà sembra essere unanime e sigle sindacali e associazioni datoriali si sono assunte l’impegno di promuovere, là dove è possibile, la stipula di accordi aziendali per promuovere lo smart working, almeno fino all’8 gennaio 2025 e tutto al fine di migliorare la viabilità nella Capitale in un periodo che si annuncia pieno di visitatori.