Bonus anziani, svelate li cifre mai dette prima: a chi spettano e quanto andrà nello loro tasche

La tutela delle fasce più deboli si concretizza con una serie di agevolazioni che vengono riconosciute alle persone che abbiano compiuto 60 anni, altre solo dopo il compimento dei 70 anni e altre ancora superati gli 80 anni.

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Sono previste una serie di agevolazioni per anziani a partire dal compimento dei 60 anni

Iniziative per gli anziani a partire dal compimento dei 60 anni

Si tratta di una serie di iniziative messe in atto dal governo per tutelare i rappresentanti della terza età. Non si tratta solo di vantaggi economici, ma di iniziative di varia natura, in ogni caso, tese a sostenere gli anziani dai 60 agli 80 anni.

Bonus e agevolazioni tra i 60 e i 69 anni

Sono diversi i bonus che vengono riconosciuti alle persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni, sono relativi ai trasporti, ai ticket, a incentivi che hanno effetto anche sulla situazione economica. In particolare a coloro che arrivano al compimento dei 67 anni senza una pensione, viene riconosciuto un trattamento economico assistenziale, un assegno sociale che viene riconosciuto a quanto vivono in condizioni economicamente disagiate. Un beneficio che si concretizza in un sostegno pari a 534,42 euro mensili, riconosciuto se sussistono, però, specifiche condizioni.

Assegno sociale: a chi spetta

Il cosiddetto assegno sociale spetta a quanti hanno un reddito inferiore a 6.947,33 euro, nel caso di un pensionato solo; inferiore a 13.894,66 per pensionato coniugato. L’intero importo spetta, però solo se si ha reddito nullo; nel caso così non sia la somma erogata è pari alla differenza tra l’importo intero annuo dell’assegno sociale e il reddito percepito.

Assegno di inclusione

L’assegno di inclusione è riconosciuto, invece, ai nuclei familiari che hanno un minore invalido o un over 60. In questo caso è una integrazione del reddito, se l’Isee non supera i 9.360 euro, ma chi ha Isee a zero può contare su un aiuto fino a 780 euro.

Esenzione ticket

Viene riconosciuta anche l’esenzione ticket fino al compimento dei 6 anni e agli over 65, purché il reddito complessivo familiare non superi i 36.151,98 euro. Una esenzione della quale è possibile usufruire per comprare farmaci e per sottoporsi a visite specialistiche, ma anche per esami di laboratorio. A coloro che hanno superato i 65 anni di età viene riconosciuto anche l’esenzione del ticket del Pronto soccorso.

Carta acquisiti e bonus trasporti: in cosa consistono

La Carta acquisti, pari a 40 euro mensili, spetta agli over 65 nel caso in cui facciano parte di nuclei familiari con componenti che abbiano età inferiore ai 3 anni o superiore ai 65, con Isee non oltre i 6.788,61 euro.

Il bonus trasporti, invece, viene riconosciuto a coloro che hanno superato i 60 anni d’età e consistono in sconti su abbonamenti e ticket di trasporto pubblico locale, anche se vantaggiose agevolazioni per gli esponenti della terza età sono previste anche per i viaggi in treno.

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L’aiuto agli anziani è diviso per fasce d’età

Aiuti agli ultrasettantenni

Dal compimento dei 70 anni, oltre a tutti i benefici previsti per chi ha compiuto i 60 anni, se ne aggiungono altri: esenzione canone Rai, se si ha un reddito fino a 8mila euro; uno sconto sui bollettini postali che se solitamente è pari a due euro, per gli over 70 si riduce a un euro.

Dal compimento degli 80 anni subentrano altre agevolazioni

Al compimento degli 80 anni subentrano altre agevolazioni, oltre a quelle indicate in precedenza: il bonus badante è uno di quelli e prevede l’erogazione di 3.600 euro annui per anziano non autonomo, da parte della Cassa Colf. A partire dal 1 gennaio 2025 è previsto un ulteriore bonus che si somma all’indennità di accompagnamento e può raggiungere gli 850 euro a determinate condizioni: il compimento di 80 anni, la necessità di assistenza, un Isee non superiore a 6mila euro annui e l’indennità di accompagnamento.

Previsto, inoltre, un sostegno per chi ha compiuto i 65 anni e abbiano animali da compagnia. Un aiuto che viene corrisposto a coloro che abbiano un reddito non superiore ai 16.215 euro e destinati alle spese veterinarie.

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