È stata avviata una raccolta fondi su GoFundMe per Daniele Virgili, un giovane vigile urbano di 25 anni investito mentre eseguiva i rilievi di un incidente a Roma la sera di mercoledì, insieme ad altre due colleghe della Polizia Locale di Roma Capitale. L’iniziativa, promossa da Gianluca Salice, un collega della Polizia Locale di Milano, ha l’obiettivo di aiutare Daniele nelle spese mediche e nel lungo percorso di recupero, poiché l’incidente gli ha causato la perdita di una gamba e l’impossibilità di tornare a svolgere il lavoro che amava.
Salice ha lanciato un appello sulla piattaforma di raccolta fondi, scrivendo: “Daniele Virgili, 25 anni, Agente di Polizia presso il Corpo di Roma Capitale, la tragica notte del 6 novembre è stato investito mentre svolgeva il servizio di rilievo di un altro incidente stradale, da un Carabiniere con un tasso alcolico di 1,97. A seguito dell’urto ha perso una gamba, ma anche il sogno di vivere una vita felice e serena con la sua fidanzata.” Nell’incidente sono rimasti coinvolti anche altri due poliziotti, riportando ferite meno gravi. La raccolta fondi punta a sostenere Daniele nelle spese mediche e nella sua vita quotidiana, dato che non potrà più svolgere la professione che aveva sempre sognato.
In breve tempo, la campagna ha raccolto oltre 700 donazioni, superando i 16 mila euro e avvicinandosi all’obiettivo di 25 mila euro. Attualmente, Daniele è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Camillo di Roma. Le sue condizioni sono critiche ma stabili, e il suo migliore amico Andrea, che non si allontana mai dal suo fianco, racconta: “Serve superare le 48 ore dall’incidente, poi dovrebbe andare meglio. Speriamo che Daniele torni a casa e che sia fatta giustizia.”
Gli agenti della Polizia Locale, uniti nel dolore, sono presenti all’ingresso del reparto per stare vicini al loro collega. Andrea sottolinea l’immensa solidarietà ricevuta: “Ho WhatsApp, Instagram, Facebook pieni di messaggi e richieste di informazioni. Sono colpito da quanta gente mi chieda di Daniele.”
Anche Chiara, compagna di Daniele da otto anni, è presente al suo fianco. “Non mi sembra di respirare da mercoledì,” racconta nei corridoi dell’ospedale. Nonostante la tragedia, lei cerca di trovare conforto e determinazione, ricordando i progetti che avevano insieme: “Avevamo finalmente una stabilità economica e volevamo iniziare tante cose. Le faremo comunque.” Chiara consola persino il padre di Daniele, che si commuove pensando alla felicità che suo figlio aveva trovato. “Eravate così felici,” singhiozza il padre, mentre lei risponde: “E che pensi, che non lo saremo di nuovo?”