Influenza più aggressiva quest’anno? Bassetti avverte: “Il virus può colpire il cervello”
Quest’anno l’influenza ci potrebbe colpire con una forza diversa. Non si parla solo dei soliti sintomi come febbre, tosse e dolori muscolari, ma anche di possibili complicazioni neurologiche. A lanciare l’allarme è Matteo Bassetti, infettivologo italiano, che mette in guardia sulle possibili conseguenze del virus influenzale di quest’anno, che potrebbe essere più intenso rispetto agli anni passati. Ma cosa vuol dire esattamente e come possiamo proteggerci?
Negli ultimi anni, il virus influenzale ha avuto meno diffusione grazie alle misure adottate per il Covid-19: mascherine, distanziamento sociale e igienizzazione costante delle mani. Questo ha portato a una sorta di “pausa” nella circolazione dell’influenza, e ora che stiamo tornando a una vita più normale, con meno precauzioni, il virus potrebbe trovare terreno fertile.
Bassetti spiega che il nostro sistema immunitario potrebbe aver perso un po’ di allenamento contro il virus influenzale, una sorta di “dimenticanza” verso questa minaccia. Insomma, meno esposizione al virus negli ultimi anni significa che oggi siamo meno preparati ad affrontarlo. In più, le nuove varianti dell’influenza sembrano avere una carica virale maggiore, il che potrebbe causare un decorso più grave della malattia.
Uno degli aspetti che più preoccupano Bassetti è il possibile impatto neurologico del virus. Non è la prima volta che si parla di influenza e di effetti sul sistema nervoso, ma quest’anno c’è un timore più marcato. In alcuni casi, il virus potrebbe oltrepassare la barriera ematoencefalica, una sorta di “scudo” che protegge il cervello dalle infezioni.
Se il virus riesce a penetrare questa barriera, potrebbe causare sintomi insoliti e anche pericolosi, come:
Nei casi più rari e gravi, il virus potrebbe portare a encefalite, un’infiammazione del cervello che richiede cure immediate. Anche se si tratta di un’eventualità non comune, è sempre meglio essere consapevoli dei segnali d’allarme, soprattutto se i sintomi influenzali sembrano accompagnati da effetti strani e inusuali sul piano mentale.
Non tutti siamo esposti agli stessi rischi quando si parla di influenza, soprattutto quando ci sono complicazioni di questo tipo in gioco. Alcune categorie sono più vulnerabili e potrebbero avere una risposta più difficile all’infezione. Vediamo chi sono i più a rischio:
Se rientri in una di queste categorie, potrebbe essere utile prendere qualche precauzione extra per proteggersi dall’influenza quest’anno.
Sapendo che l’influenza potrebbe essere più aggressiva, è importante adottare alcune strategie per proteggere la nostra salute e quella di chi ci sta vicino. Ecco alcuni consigli che possono fare la differenza:
Non è sempre facile distinguere una normale influenza da una variante più aggressiva, ma ci sono alcuni segnali che possiamo tenere d’occhio. Se i sintomi classici dell’influenza (febbre, tosse, dolori muscolari) sembrano più intensi del solito o se compaiono sintomi neurologici come disorientamento o forte mal di testa, potrebbe essere una buona idea consultare un medico.
L’influenza, infatti, può manifestarsi in modo diverso a seconda delle varianti del virus e della reazione del nostro sistema immunitario. Essere attenti ai segnali del nostro corpo può aiutarci a intervenire tempestivamente e a ridurre il rischio di complicazioni.
L’influenza è una vecchia conoscenza, un’infezione stagionale che spesso non prendiamo troppo sul serio. Eppure, in alcune annate può riservarci delle sorprese, e quest’anno sembra proprio essere uno di quei casi. Grazie alle parole di Bassetti, abbiamo uno spunto in più per riflettere sull’importanza della prevenzione e della protezione verso noi stessi e verso chi ci sta intorno.
Oltre alla vaccinazione, essere informati sui sintomi e adottare semplici abitudini di igiene può davvero fare la differenza. Magari, quest’anno, un piccolo gesto di attenzione in più può aiutarci a passare un inverno più sereno e senza sorprese.
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